Area riservata agli operatori aderenti al Distretto Taormina Etna

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Tappa immancabile per chi vuole conoscere a fondo il vulcano, Nicolosi negli ultimi anni va qualificandosi sempre più come meta turistica, grazie alla sua vocazione di osservatorio privilegiato dell’ambiente circostante.
Autentica “Porta dell'Etna”, Nicolosi ha accolto, dal 1700 in poi, tutta l'élite europea di scrittori, scienziati, pittori e uomini di cultura in genere, principalmente tedeschi, francesi ed inglesi da Brydon a J.W. Goethe, da Reclus a Guy de Maupassaut, che, con le guide locali giungevano a dorso di mulo al vulcano, nella parte che costituisce, oggi, Nicolosi Nord, caratterizzato da moderni impianti di risalita, alberghi e da un apparato di strutture indispensabili per le attività sciistiche.
Nel suo territorio ha sede il “quartier generale” del Parco dell’Etna, e qui si incontrano studiosi, esperti, appassionati e naturalmente turisti che vogliono conoscere la “montagna”. Nella sede dell’antico Monastero benedettino dedicato a San Nicola, la cui storia si intreccia strettamente con la nascita di Nicolosi, sono ubicati gli uffici del Parco.
Lo splendido Monastero di San Nicola, a pochi chilometri dal paese, fu edificato accanto ad una antichissima cappella rupestre la cui struttura, di età anteriore a quella del Monastero, era stata ricavata scavando nella roccia arenosa.
La preminenza del Monastero nicolosita sugli altri del territorio è databile al 1359. L'ingresso dell'edificio era costituito da un piccolo portico, in parte ora distrutto, sulle cui pareti si potevano ammirare bellissimi affreschi. Un lungo sentiero, una volta fiancheggiato da mura merlate, portava al recinto del monastero al quale si accedeva attraverso un nobile arco barocco di pietra bianca, sulla cui chiave era scolpito lo stemma dell'edificio: tre pale sormontate da una stella caudata. Sul portone d'ingresso principale campeggiava lo stemma dell'ordine benedettino, un libro con il motto ORA ET LABORA.
Di notevole interesse la Chiesa Madre (1700). L’odierno edificio, intitolato allo Spirito Santo, è stato costruito su progetto del Vaccarini nella prima metà del '700, dopo che gli eventi catastrofici del 1669 ed i successivi del 1693 avevano praticamente distrutto la precedente costruzione. All'interno della Chiesa Madre si possono ammirare il coro ligneo del XVII sec. sormontato dai bassorilievi in gesso, opere di V. Torre, raffiguranti l'Ultima Cena.
Da visitare anche la chiesa di S. Maria delle Grazie (1700), di S. Giuseppe, di S. Francesco di Paola, dei Santi Cosma e Damiano e la Chiesa di S. Maria del Carmelo (1700).
Caratteristica infine è la produzione artigiana locale, che è possibile ammirare ogni anno, nel mese di agosto, durante la "Mostra-Mercato dell'Artigianato e del Folclore".
Nicolosi (CT)
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